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Premiare con due Golden Globe un film come "Everything Everywhere All at Once" sulle arti marziali e sui supereroi è una vergogna. Le arti marziali e i supereroi sono nemici dell'arte cinematografica.

 


Due Golden Globe 2023, quello per la Migliore attrice in un film commedia o musicale e quello per il Migliore attore non protagonista sono stati assegnati al film "Everything Everywhere All at Once" (scritto e diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert). E' vergognoso che siano dati dei premi prestigiosi ed importanti ad un film commerciale su una cosa commerciale come il "Multiverso", sui supereroi e sulle arti marziali. Premiare un film con degli attori costretti a saltare a destra e a manca facendo mosse di kung fu non ha niente a che vedere con l'arte cinematografica. I supereroi e il Multiverso sono roba commerciale che non ha niente a che vedere con l'arte cinematograca. Vogliamo vedere di nuovo nella sale cinematografiche film classici sullo stile di "Via col vento", "Ben Hur", "I dieci comandamenti", "Un americano a Parigi", "I cannoni di Navarone. Noi non vogliamo vedere film sul Multiverso, sulle arti marziali e sui supereroi. Premiare con i Golden Globe un film sul Multiverso, sulle arti marziali e sui supereroi è un'offesa ai grandi capolavori del Cinema Classico di Hollywood. Basta con film assurdamente "modernisti". Vogliamo ritornare al Cinema Classico di Hollywood. Non andiamo al cinema a vedere film sul sul Multiverso, sulle arti marziali e sui supereroi. Non accompagnamo i nostri figli e i nostri nipoti a vederli. Educhiamoli ad amare registi come Cecil B. DeMille, David Lean, William Wyler.  

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