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Fantasma d'amore
























Titolo originale Fantasma d'amore
Lingua originale italiano
Paese Italia/Germania/Francia/Monaco
Anno 1981
Durata 96 min. / Argentina: 99 min.
Colore colore
Audio sonoro
Genere drammatico
Regia Dino Risi
Soggetto Mino Milani
Sceneggiatura Dino Risi, Bernardino Zapponi
Produttore Pio Angeletti,
Adriano De Micheli,
Luggi Waldleitner (non accreditato)
Fotografia Tonino Delli Colli
Montaggio Alberto Gallitti
Musiche Riz Ortolani
Scenografia Giuseppe Mangano
Costumi Annalisa Nasalli-Rocca
Trucco Corrado Cristofori, Michel Deruelle, Giulio Natalucci
Interpreti e personaggi

* Romy Schneider: Anna Brigatti Zighi
* Marcello Mastroianni: Nino Monti
* Eva Maria Meineke: Teresa Monti
* Wolfgang Preiss: Conte Zighi
* Michael Kroecher: Don Gaspare
* Paolo Baroni: Ressi
* Victoria Zinny: Loredana
* Giampiero Becherelli: Prof. Arnaldi
* Ester Carloni
* Riccardo Parisio Perrotti
* Raf Baldassarre: Luciano
* Maria Simona Peruzzi
* Liliana Pacinotti
* Adriana Giuffrè
* Julian Beck

Fantasma d'amore è un film del 1981, diretto dal regista Dino Risi, ambientato a Pavia.

Tratto dall'omonimo romanzo di Mino Milani, Fantasma d'amore è la storia di un uomo che un giorno per caso incontra sull'autobus una sua vecchia fidanzata, ricomincia una passione, finché alcuni misteriosi indizi si presentano al protagonista. Il film è interamente girato in provincia di Pavia presso luoghi tuttora riconoscibili. Questo straordinario film si avvalse delle musiche composte da un grande musicista Riz Ortolani, che per l'occasione fece venire appositamente a Roma il Re dello Swing Benny Goodman, per incidere col suo storico clarinetto (magicamente) la colonna sonora.


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I quattro cavalieri dell'Apocalisse
























Titolo originale The Four Horsemen of the Apocalypse
Lingua originale Lingua inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1962
Durata 153 min
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 2,35 : 1
Genere guerra
Regia Vincente Minnelli
Soggetto Vicente Blasco Ibáñez
Sceneggiatura Robert Ardrey,

John Gay
Produttore Julian Blaustein
Casa di produzione Metro-Goldwyn-Mayer
Fotografia Milton R. Krasner
Montaggio Adrienne Fazan, Ben Lewis
Musiche André Prévin
Scenografia George W. Davis, Urie McCleary, Elliot Scott
Costumi René Hubert, Walter Plunkett
Trucco Charles E. Parker, William Tuttle
Sfondi F. Keogh Gleason, Henry Grace
Interpreti e personaggi

* Glenn Ford: Julio Desnoyers
* Ingrid Thulin: Marguerite Laurier
* Charles Boyer: Marcelo Desnoyers
* Lee J. Cobb: Julio Madariaga
* Paul Lukas: Karl von Hartrott
* Yvette Mimieux: Chi Chi Desnoyers
* Karlheinz Böhm: Heinrich von Hartrott
* Paul Henreid: Etienne Laurier
* Harriet E. MacGibbon: Dona Luisa Desnoyers
* Kathryn Givney: Elena von Hartrott
* Marcel Hillaire: Armand Dibier
* George Dolenz: Gen. von Kleig
* Stephen Bekassy: Col. Kleinsdorf
* Nestor Paiva: Miguel
* Albert Rémy: François

Doppiatori italiani

* Giuseppe Rinaldi: Julio Desnoyers

I quattro cavalieri dell'Apocalisse è un film drammatico di guerra del 1962 basato su un romanzo di Vicente Blasco Ibáñez, diretto da Vincente Minnelli.

Trama

Il patriarca Julio Madariaga (Lee J. Cobb) riunisce le due famiglie, i Desnoyers e i von Hartrott, per una cena dove Heinrich von Hartrott (Karlheinz Böhm) di ritorno da Berlino manifesta il proprio entusiasmo per Adolf Hitler provocando la dura reazione di Madariaga che in un furioso sfogo maledice il nazismo, morendo tra le braccia di Julio (Glenn Ford).

La morte di Madariaga divide nuovamente le due famiglie: i von Hartrott a Berlino e i Desnoyers a Parigi.

Con lo scoppio della II guerra mondiale Parigi viene occupata dai nazisti ed Heinrich, diventato ufficiale SS l'élite del Partito Nazista, incontra in un locale il cugino Julio, inguaribile dongiovanni e viveur dedito alla vita mondana, accompagnato da Marguerite Laurier (Ingrid Thulin) il cui marito, Etienne Laurier (Paul Henreid) è partito per il fronte. Durante la serata le continue ed insistenti avance del Generale von Kleig a Madame Laurier irretiscono Julio provocando la reazione sproporzionata di von Kleig: l'intervento di Heinrich impedisce che il cugino venga arrestato ed accusa il generale di abuso di potere.

Nel mentre Chi Chi (Yvette Mimieux), la giovane Desnoyers, entra nella resistenza parigina e viene arrestata dai nazisti insieme ad alcuni compagni. Il padre Marcelo Desnoyers (Charles Boyer) insieme a Julio riescono ad ottenere dal cognato Karl von Hartrott (Paul Lukas) e da Heinrich la liberazione della ragazza con la promessa che l'accaduto non si ripeta.

Etienne Laurier torna in pessime condizioni dalla prigionia e viene accolto da una stupefatta Madame Lurier. Intanto Julio continua la sua apparente vita mondana e gaudente ma in realtà ferito dalla notizia della morte di Chi Chi uccisa dopo essere stata nuovamente arrestata e torturata, decide che la propria neutralità non ha più senso ed entra a sua volta nella resistenza. Qui incontra Etienne Laurier che gli propone di raggiungere Heinrich in un rifugio segreto delle SS approfittando della propria parentela.

Julio accetta la missione, raggiunge ed incontra Heinrich. Durante la loro conversazione inizia un furioso bombardamento: l'automobile di Julio (fornita di segnalatore) permette agli aerei alleati di localizzare il rifugio

Curiosità

* Vincente Minnelli, inizialmente riluttante a dirigere il film, ha in seguito lavorato per la sceneggiatura spostando la storia dalla Prima alla Seconda Guerra Mondiale.
* Sempre Minnelli voleva Alain Delon e Romy Schneider per i ruoli principali che però declinarono, scegliendo in un secondo momento Glenn Ford ed Ingrid Thulin (doppiata da Angela Lansbury).
* La maggior parte del film è stato girato a Parigi, durante la primavera e l'estate del 1960.
* Economicamente fu un flop.
* Mike Bongiorno ha lavorato come comparsa, interpretando il ruolo di una delle guardie naziste al posto di blocco











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Era notte a Roma

























Titolo originale Era notte a Roma
Paese Italia
Anno 1960
Durata 120 min
Colore B/N
Audio sonoro
Genere drammatico, guerra
Regia Roberto Rossellini
Soggetto Sergio Amidei
Sceneggiatura Sergio Amidei, Diego Fabbri, Brunello Rondi, Roberto Rossellini
Fotografia Carlo Carlini
Musiche Renzo Rossellini
Interpreti e personaggi

* Giovanna Ralli: Esperia
* Paolo Stoppa: Principe Alessandro Antoniani
* Renato Salvatori: Renato
* Sergej Fëdorovič Bondarčuk: Fyodor Nazukov
* Leo Genn
* Peter Baldwin
* Enrico Maria Salerno
* Laura Betti
* Sergio Fantoni
* Hannes Messemer
* Rosalba Neri










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Tempo d'estate

























« Quella è Burano .... Una volta la chiamavano l'isola dove finisce l'arcobaleno ... Perché ha tutti i colori dell'iride »

(Renato de Rossi)

Titolo originale Summer madness/Summertime
Lingua originale Inglese/Italiano
Paese Gran Bretagna/USA
Anno 1955
Durata 130 minuti
Colore colore
Audio sonoro
Genere commedia sentimentale
Regia David Lean
Soggetto Arthur Laurents
Sceneggiatura H.E. Bates, David Lean
Produttore Ilya Lopert, Alexander Korda
Fotografia Jack Hildyard
Montaggio Peter Taylor
Musiche Alessandro Cicognini
Scenografia Vincent Korda
Interpreti e personaggi

* Katharine Hepburn: Jane Hudson
* Rossano Brazzi: Renato de Rossi
* Isa Miranda: Signora Fiorini
* Darren McGavin: Eddie Yaeger
* Mari Aldon: Phyl Yaeger
* Jane Rose: Signora Mcllhenny
* MacDonald Parke: Signor Mcllhenny
* Jeremy Spenser: Vito de Rossi
* Gaetano Autiero: Mauro
* Virginia Simeon: Giovanna

Doppiatori italiani

* Lydia Simoneschi: Katharine Hepburn
* Anna Miserocchi: Isa Miranda
* Flaminia Jandolo: Mari Aldon
* Dhia Cristiani: Jane Rose
* Luigi Pavese: MacDonald Parke

Trama

Jane Hudson è una donna americana non più giovanissima che arriva a Venezia per una vacanza. La donna è entusiasta del paesaggio, tanto che filma tutto, anche l'arrivo in treno. Sul traghetto che porta dalla stazione alla città, incontra i signori Mcllhenny, americani anch'essi, che stanno girando l'Europa. Per combinazione, abiteranno tutti alla pensione Fiorini. Qui Jane si trova una stanza con terrazzino e una visione mozzafiato su Venezia e la laguna. Inizia così la vacanza, girando per la città e filmando tutto e tutti. Essendo sola, però, ogni tanto si trova malinconica e triste. Un giorno, seduta a un tavolino di piazza San Marco, si accorge di essere osservata da un uomo affascinante seduto poco distante e turbata si allontana in fretta. Poco dopo entra in un negozio di antiquariato per acquistare una coppa di vetro, ed il negoziante è lo stesso uomo. Sempre più turbata, si fa accompagnare da Mauro (un ragazzino che vive di espedienti) nei dintorni del negozio ed inavvertitamente, cade in acqua. Tornata alla pensione, viene raggiunta dall'antiquario che inizia a farle la corte. Affascinata la donna, cede alle lusinghe di Renato de Rossi e inizia a uscire con lui, continuando a frequentarlo anche quando scopre che lui è sposato ma separato. Infine, temendo il logorio del rapporto, parte per tornare in America, con questo stupendo ricordo di un amore estivo.

Note

* Il film non ebbe molti consensi da parte della critica ma ebbe un buon responso ai botteghini e consenso di pubblico, soprattutto di lingua inglese
* Questo film segna il lancio definitivo di David Lean verso le mega produzioni. Dopo questo lavoro, infatti, arriveranno tra gli altri Il dottor Zivago, Lawrence d'Arabia e Il ponte sul fiume Kwai
* Nella caduta nel canale Katharine Hepburn contrasse una infezione all'occhio che non guarì mai completamente
* Sono splendide le inquadrature di Venezia e dei monumenti, assolutamente non convenzionali.
* È tratto dalla commedia "The Time of the Cuckoo" di Arthur Laurents del 1952

Colonna sonora

Una speciale menzione per la colonna sonora di Alessandro Cicognini che rielabora canzoni popolari italiane come "Sul mare luccica. (Santa Lucia)". Vi sono anche pezzi di Gioachino Rossini
Premi e nomination [modifica]

* 1956 - Nomination all'Oscar come miglior attrice protagonista per Katharine Hepburn e nomination per la miglior regia a David Lean
* 1956 - Nomination ai BAFTA Awards per il miglior film e la miglior attrice protagonista (Katharine Hapburn)
* 1955 - Vinto il NYFCC Award (New York film critics circle awards) per il miglior regista a David Lean








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