RSS

Dieci anni dalla scomparsa di Vittorio Gassman
























Dieci anni fa si spegneva uno dei personaggi più celebri e importanti del mondo dello spettacolo italiano, il genio versatile di Vittorio Gassman, che ha dato un notevole contributo al nostro cinema, restando tutt’ora uno degli attori più amati di sempre. Vittorio Gassman - vero cognome Gassmann - (Genova, 1º settembre 1922 – Roma, 29 giugno 2000) è stato un attore e regista italiano di cinema, teatro e televisione. Genio versatile, ma con profonde radici nel mondo del teatro più "impegnato", fondatore e direttore del Teatro d’Arte Italiano Amleto di W. Shakespeare. Con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni fu anche uno dei "mostri", o "mattatori", della commedia all'italiana.[1] Soprannominato appunto "il mattatore", è considerato uno dei migliori attori italiani, ricordato per la sua estrema professionalità, versatilità e magnetismo. La sua lunga carriera da attore di teatro, cinema e televisione in Italia e all'estero comprende produzioni importanti, così come dozzine di divertissement, che gli diedero una vasta popolarità. Nato nel quartiere di Struppa, allora comune autonomo incluso dal 1926 nella Grande Genova, era figlio dell'ingegnere civile tedesco Heinrich Gassmann (Vittorio in seguito eliminerà la seconda "n" per il nome d'arte) e della pisana Luisa Ambron. Vittorio Gassman sposò soltanto attrici:
· Nora Ricci (figlia di Renzo Ricci) dalla quale ebbe la prima figlia Paola, attrice ella stessa e moglie di Ugo Pagliai;
· Shelley Winters, dalla quale ebbe la seconda figlia Vittoria;
· Juliette Mayniel, che gli diede Alessandro, anche lui attore;
· Diletta D'Andrea, dalla quale nacque Jacopo, regista.
Molto acclamato come attore, Gassman venne talvolta criticato a causa della sua vita privata, specie per i suoi divorzi (che suscitarono scandalo negli anni cinquanta e sessanta), e per il suo iniziale ateismo (in seguito sviluppò una fede molto personale). Inoltre, nelle sue dichiarazioni e interviste, espresse sovente commenti originali o poco convenzionali, talvolta con il chiaro intento di disturbare le posizioni culturali moderate: si guadagnò infatti vari nemici nel mondo dell'arte per i suoi franchi giudizi. Ancora molto giovane si trasferì a Roma, dove ottenne la maturità classica al liceo Tasso, e frequentò l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, nella quale studiavano anche altre importanti figure del cinema e del teatro italiano, come Paolo Stoppa, Rina Morelli, Adolfo Celi, Luigi Squarzina, Elio Pandolfi, Rossella Falk, Lea Padovani e, successivamente, Paolo Panelli, Nino Manfredi, Tino Buazzelli, Gianrico Tedeschi, Monica Vitti, Luca Ronconi e molti altri. In questi anni si distinse anche come giocatore di pallacanestro, arrivando a far parte della nazionale universitaria: l'attività sportiva contribuì a dotarlo di un fisico atletico. Il suo debutto teatrale avvenne a Milano nel 1943, con Alda Borelli, nella Nemica di Dario Niccodemi. Si spostò quindi a Roma, al Teatro Eliseo, unendosi a Tino Carraro ed Ernesto Calindri in un trio che rimase celebre: con loro recitò in diverse opere, dalla commedia borghese al teatro intellettuale sofisticato, senza nessuna difficoltà apparente nel passare da uno stile all'altro. Fu con la compagnia di Luchino Visconti che Gassman ottenne i successi della maturità, assieme a Stoppa, Rina Morelli e Paola Borboni. Gassman interpretò Kowalski in Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams, quindi recitò in Rosalinda di Shakespeare e nell'Oreste di Vittorio Alfieri. Successivamente entrò nel Teatro Nazionale con Tommaso Salvini, Massimo Girotti e Arnoldo Foà, per un Peer Gynt (Ibsen) di successo. Del 1945 è il suo debutto cinematografico, in Incontro con Laura, di Carlo Alberto Felice: la pellicola è però andata perduta, pertanto il suo primo film distribuito nelle sale rimane Preludio d'amore (1946), di Giovanni Paolucci. Ma il successo e l'apprezzamento del pubblico dovevano ancora arrivare.


















Il primo grande successo cinematografico, Riso amaro (1949), di Giuseppe De Santis

Nel 1952, assieme a Luigi Squarzina, fondò e diresse il Teatro d'Arte Italiano, producendo la prima versione completa dell'Amleto in Italia, oltre a opere rare come il Tieste di Seneca o I Persiani di Eschilo. Nel 1956, anno chiave della sua carriera artistica, Gassman interpretò l'Otello con il grande attore Salvo Randone, con il quale si scambiava nei ruoli del Moro e di Iago. Poco dopo, in un programma televisivo intitolato Il Mattatore, ottenne un inaspettato successo, e il Mattatore divenne ben presto il soprannome che lo avrebbe accompagnato per il resto della vita. Per il cinema invece, oltre che protagonista, Gassman è stato anche regista di Kean (1957), L'alibi (1969) e Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto (1972). Gli anni sessanta si rivelarono molto gratificanti per la carriera cinematografica di Vittorio Gassman, sulla scia del grande successo ottenuto nel 1958 con I soliti ignoti di Mario Monicelli. Il cinema lo aveva impegnato sino ad allora, in Italia e ad Hollywood, in ruoli cinematografici atletici e di seducenti villain (dopo il trionfo di Riso amaro, 1949); Monicelli lo rivelò anche ottimo attore di ruoli comici ed egli acquistò in breve una vasta notorietà con prodotti più popolari come La grande guerra (1959), Il sorpasso (1962), I mostri (1963) e L'armata Brancaleone (1966).
















Jean-Louis Trintignant (a sinistra) e Vittorio Gassman (a destra) nel capolavoro di Dino Risi Il sorpasso (1962).

Sempre per gli schermi, Gassman ha interpretato C'eravamo tanto amati (1974), Profumo di donna (1974), Anima persa (1977), Caro papà (1979), La famiglia (1987), Lo zio indegno (1989) e Tolgo il disturbo (1990) in Italia; all'estero si è fatto invece apprezzare in Un matrimonio di Altman (1978), La tempesta di Mazursky (1982), Benvenuta di Delvaux (1983), La vita è un romanzo di Resnais (1983). Nell'ultimo decennio di vita ha continuato a lavorare per il cinema in Il lungo inverno di Jaime Camino (1992), Sleepers di Barry Levinson (1996), regalando una splendida caratterizzazione del vecchio mafioso King Benny, e La cena di Ettore Scola (1998). Fu probabilmente a lungo vittima della sindrome bipolare, della quale hanno patito anche altri grandi artisti quali Charles Baudelaire, Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, Lord Byron, Virginia Woolf e Vincent Van Gogh. Morì per un improvviso attacco cardiaco nella sua casa di Roma. Nonostante i suoi successi cinematografici Gassman non abbandonò mai il teatro. Nell'ultima parte della sua carriera aggiunse la poesia al suo repertorio, aiutando a far conoscere in Italia alcune opere straniere. Vero perfezionista, aveva in odio la dizione imperfetta o le inflessioni dialettali, pur essendo in grado di rendere perfettamente, quando richiesto, la maggior parte dei dialetti italiani. In modo abbastanza coraggioso, accettò la sfida di dirigere l' Adelchi, una delle opere meno note e meno "facili" di Alessandro Manzoni. La tournée di questo spettacolo raccolse mezzo milione di spettatori, attraversando l'Italia con il suo Teatro Popolare Itinerante (una nuova edizione del famoso Carro di Tespi). Le sue produzioni teatrali comprendono molti dei più famosi autori del XX secolo, oltre a frequenti ritorni ai classici come Shakespeare, Dostoevskij e i grandi drammaturghi greci. Fondò inoltre una scuola di teatro a Firenze, quella Bottega Teatrale che diresse personalmente dal 1979 al 1991 e che è stata una protagonista del mondo culturale fiorentino, richiamando a Firenze moltissimi dei nomi più noti del teatro e del cinema italiano e mondiale: da Giorgio Albertazzi (per molti anni vicedirettore) a Orazio Costa, da Antonella Daviso a Ettore Scola, da Yoves Le Bretton a Siro Ferrone, solo per ricordarne alcuni. Ha coltivato anche una sua attività letteraria, pubblicando sia volumi autobiografici come Un grande avvenire dietro le spalle (1981) e Memorie del sottoscala (1990), sia opere come Ulisse e la balena bianca (1992), Mal di parole (1992) e Lettere d'amore sulla bellezza (1996) con Giorgio Soavi. Ha avuto una parentesi come doppiatore nel 1994, dando la voce al commovente personaggio di Mufasa nel film della Disney Il Re Leone (interpretato nella versione americana da James Earl Jones). Il 29 Giugno 2010, in occasione del decennale della scomparsa dell'attore, il Comune di Milano ha intitolato in suo nome una via del quartiere Adriano - Marelli.
Premi cinematografici
Festival di Cannes
· 1975: miglior interpretazione maschile - Profumo di donna
David di Donatello
· 1960: miglior attore protagonista - La grande guerra
· 1975: miglior attore protagonista - Profumo di donna
· 1979: miglior attore protagonista - Caro papà
· 1982: Medaglia d'oro del Ministro per il Turismo e lo Spettacolo
· 1984: Targa Speciale
· 1987: miglior attore protagonista - La famiglia
· 1991: David speciale
· 1996: David alla carriera
Nastri d'argento
· 1959: miglior attore protagonista - I soliti ignoti
· 1963: miglior attore protagonista - Il sorpasso
· 1975: miglior attore protagonista - Profumo di donna
· 1990: miglior attore protagonista - Lo zio indegno
· 1999: miglior attore non protagonista (insieme con il resto del cast) - La cena
· 2000: Nastro d'argento speciale
Premi teatrali
· David di Donatello 1958: Premio internazionale "Olimpo" per il teatro
Onorificenze
Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana
— Roma, 16 marzo 1994.[2]
Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
— Roma, 27 aprile 1987.[3]
Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
— Roma, 2 marzo 1999.[4]
Teatrografia
· La macchina da scrivere , di Jean Cocteau, con Ernesto Calindri, Antonio Battistella, Vittorio Gassman, Daniela Palmer, Laura Adani, Nora Ricci, regia di Luchino Visconti, prima al Teatro Eliseo di Roma 2 ottobre 1945.
· Rebecca , di Daphne du Maurier, con Laura Solari, Vittorio Gassman, Daniela Palmer, Gina Sammarco, Mario Gallina, Filippo Scelzo, Manlio Busoni, Ferruccio Stagni, Ennio Cerlesi, Luigi Squarzina, regia di Guido Salvini, prima al Teatro Quirino di Roma 20 aprile 1946.
· Tutti miei figli , di Arthur Miller, con Evi Maltagliati, Vittorio Gassman, Tino Buazzelli, Nino Manfredi, Nora Ricci, Luciano Salce, Renata Seripa, Luigi Squarzina, Maria Marchi, Pietro Carini, regia di Luigi Squarzina, prima al Teatro Quirino di Roma, 6 novembre 1947.
Filmografia
Attore
· Incontro con Laura (1945) regia di Carlo Alberto Felice
· Preludio d'amore (1946) regia di Giovanni Paolucci
· Daniele Cortis (1947) regia di Mario Soldati
· Le avventure di Pinocchio (1947) regia di Gianetto Guardone
· La figlia del capitano (1947) regia di Mario Camerini
· L'ebreo errante (1948) regia di Goffredo Alessandrini
· Il cavaliere misterioso (1948) regia di Riccardo Freda
· Lo sparviero del Nilo (1949) regia di Giacomo Gentilomo
· I fuorilegge (1949) regia di Aldo Vergano
· Il lupo della Sila (1949) regia di Duilio Coletti
· Ho sognato il paradiso (1949) regia di Giorgio Pastina
· Riso amaro (1949) regia di Giuseppe De Santis
· Una voce nel tuo cuore (1949) regia di Alberto D'Aversa
· Il leone di Amalfi (1950) regia di Pietro Francisci
· Il tradimento (1951) regia di Riccardo Freda
· La corona nera (1951) regia di Luis Saslavsky
· Anna (1951) regia di Alberto Lattuada
· Il sogno di Zorro (1952) regia di Mario Soldati
· La tratta delle bianche (1952) regia di Luigi Comencini
· Sombrero (1953) regia di Norman Foster
· Il muro di vetro (1953) regia di Maxwell Shane
· L'urlo dell'inseguito (1953) regia di Joseph H. Lewis
· Rapsodia (1954) regia di Charles Vidor
· Mambo (1954) regia di Robert Rossen
· Kean (1956) regia di Vittorio Gassman e Francesco Rosi
· Giovanni dalle Bande Nere (1956) regia di Sergio Grieco
· La donna più bella del mondo (1955) regia di Robert Z. Leonard
· Guerra e pace (1956) regia di King Vidor
· Difendo il mio amore (1957) regia di Giulio Macchi
· I soliti ignoti (1958) regia di Mario Monicelli
· La ragazza del palio (1958) regia di Luigi Zampa
· La tempesta (1958) regia di Alberto Lattuada
· Le sorprese dell'amore (1959), non accreditato, regia di Luigi Comencini
· La cambiale (1959) regia di Camillo Mastrocinque
· La grande guerra (1959) regia di Mario Monicelli
· Vento di tempesta (1959) regia di Irving Rapper
· Il mattatore (1960) regia di Dino Risi
· Audace colpo dei soliti ignoti (1960) regia di Nanni Loy
· Fantasmi a Roma (1961) regia di Antonio Pietrangeli
· Una vita difficile (1961) regia di Dino Risi
· Crimen (1961) regia di Mario Camerini
· Il giudizio universale (1961) regia di Vittorio De Sica
· Barabba (1961) regia di Richard Fleischer
· Il sorpasso (1962) regia di Dino Risi
· I briganti italiani (1962) regia di Mario Camerini
· Anima nera (1962) regia di Roberto Rossellini
· Frenesia dell'estate (1963) regia di Luigi Zampa
· Il successo (1963) regia di Mauro Morassi e, non accreditato, Dino Risi
· La marcia su Roma (1963) regia di Dino Risi
· La smania addosso (1963) regia di Marcello Andrei
· L'amore difficile (1963), episodio "L'avaro", regia di Luciano Lucignani
· I mostri (1963) regia di Dino Risi
· Se permettete parliamo di donne (1964) regia di Ettore Scola
· Slalom (1965) regia di Luciano Salce
· Il gaucho (1965) regia di Dino Risi
· La guerra segreta (1965) regia di Christian-Jaque, Werner Klingler, Carlo Lizzani e Terence Young
· La congiuntura (1965) regia di Ettore Scola
· Le piacevoli notti (1966) regia di Armando Crispino e Luciano Lucignani
· L'arcidiavolo (1966) regia di Ettore Scola
· Una vergine per il principe (1966) regia di Pasquale Festa Campanile
· L'Armata Brancaleone (1966) regia di Mario Monicelli
· Lo scatenato (1967) regia di Franco Indovina
· Sette volte donna (1967), non accreditato, regia di Vittorio De Sica
· Il tigre (1967) regia di Dino Risi
· La pecora nera (1968) regia di Luciano Salce
· Questi fantasmi (1968) regia di Renato Castellani
· Il profeta (1968) regia di Dino Risi
· L'alibi (1969) regia di Adolfo Celi, Vittorio Gassman e Luciano Lucignani
· Dove vai tutta nuda? (1969) regia di Pasquale Festa Campanile
· Una su 13 (1969) regia di Nicolas Gessner
· L'arcangelo (1969) regia di Giorgio Capitani
· Brancaleone alle crociate (1970) regia di Mario Monicelli
· Il divorzio (1970) regia di Romolo Guerrieri
· Contestazione generale (1970) regia di Luigi Zampa
· Scipione detto anche l'africano (1971) regia di Luigi Magni
· L'udienza (1971) regia di Marco Ferreri
· In nome del popolo italiano (1971) regia di Dino Risi
· Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto (1972) regia di Vittorio Gassman
· Che c'entriamo noi con la rivoluzione? (1972) regia di Sergio Corbucci
· La Tosca (1973) regia di Luigi Magni
· Profumo di donna (1974) regia di Dino Risi
· C'eravamo tanto amati (1974) regia di Ettore Scola
· A mezzanotte va la ronda del piacere (1975) regia di Marcello Fondato
· Come una rosa al naso (1976) regia di Franco Rossi
· Telefoni bianchi (1976) regia di Dino Risi
· Signore e signori, buonanotte (1976) regia di Luigi Comencini, Nanni Loy, Luigi Magni, Mario Monicelli ed Ettore Scola
· Il deserto dei Tartari (1976) regia di Valerio Zurlini
· Anima persa (1977) regia di Dino Risi
· I nuovi mostri (1977) regia di Mario Monicelli, Ettore Scola e Dino Risi
· Un matrimonio (1978) regia di Robert Altman
· Quintet (1979) regia di Robert Altman
· Caro papà (1979) regia di Dino Risi
· Due pezzi di pane (1979) regia di Sergio Citti
· The nude bomb (1980) regia di Clive Donner
· La terrazza (1980) regia di Ettore Scola
· Il turno (1981) regia di Tonino Cervi
· Camera d'albergo (1981) regia di Mario Monicelli
· Pelle di sbirro (1981) regia di Burt Reynolds
· La tempesta (1982) regia di Paul Mazursky
· Il conte Tacchia (1982) regia di Sergio Corbucci
· La vita è un romanzo (1983) regia di Alain Resnais
· Benvenuta (1983) regia di André Delvaux
· Paradigma (1985) regia di Krzysztof Zanussi
· I soliti ignoti vent'anni dopo (1987) regia di Amanzio Todini
· La famiglia (1987) regia di Ettore Scola
· I picari (1987) regia di Mario Monicelli
· Mortacci (1989) regia di Sergio Citti
· Lo zio indegno (1989) regia di Franco Brusati
· Dimenticare Palermo (1990) regia di Francesco Rosi
· Tolgo il disturbo (1990) regia di Dino Risi
· Le mille e una notte (1990) regia di Philippe de Broca
· Rossini! Rossini! (1991) regia di Mario Monicelli
· Quando eravamo repressi (1992) regia di Pino Quartullo
· Il lungo inverno (1992) regia di Jaime Camino
· I divertimenti della vita privata (1992) regia di Cristina Comencini
· Tutti gli anni una volta l'anno (1995) regia di Gianfrancesco Lazotti
· Sleepers (1996) regia di Barry Levinson
· La cena (1998) regia di Ettore Scola
· La bomba (1999) regia di Giulio Base
Regista
· Kean (1956), con Francesco Rosi
· L'alibi (1969), con Adolfo Celi e Luciano Lucignani
· Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto (1972)
· Di padre in figlio (1982), con Alessandro Gassman
Prosa televisiva
· Versi di Dante, letture poetiche di Vittorio Gassman, domenica ore 22, ottobre, 1955.
· Amleto , di William Shakespeare, con Vittorio Gassman, Memo Benassi, Andrea Bosic, Augusto Mastrantoni, Anna Maria Ferrero, Luigi Vannucchi, Giulio Bosetti, Mario Maranzana, Elena Zareschi, regia di Claudio Fino, trasmessa venerdì 9 novembre 1955, programma nazionale, ore 21.
· Oreste, di Vittorio Alfieri, con Edmonda Aldini, Mario Feliciani, Elena Zareschi, Vittorio Gassman, Giulio Bosetti, regia di Gassman e Silverio Blasi, trasmessa il 30 giugno 1958, nel programma nazionale.
· Adelchi, di Alessandro Manzoni, con Vittorio Gassman, Andrea Bosic, Anna Maria Gherardi, Annibale Ninchi, Antonio Salines, Carlo D'Angelo, Mario Erpichini, Nino Dal Fabbro, Orazio Orlando, Valentina Fortunato, regia di Gassman, trasmessa il 3 marzo 1961.
· Memorie del sottosuolo, con Vittorio Gassman, 3 dicembre 1970.
· L'uomo dal fiore in bocca, con Gennaro Di Napoli, Vittorio Gassman, regia di Maurizio Scaparro, 10 dicembre 1970
· I Masnadieri, di Friedrich Schiller, con Vittorio Gassman, Tino Buazzelli, Franco Becci, Lia Curci, Giovanni Cimara, Nico Pepe, Vittorio Sanipoli, Renato Cominetti, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 13 febbraio 1950, nella rete rossa.
Discografia
Svariate le registrazioni realizzate per la Cetra, negli anni 50, su dischi in vinile a 33 giri, sia nel diametro piccolo 17 cm, che in quello grande 25 cm.
Si tratta in prevalenza di letture poetiche, frammenti di tragedie e antologie classiche; dagli autori greci, alla poesia italiana del 300 a Shakespeare sino ad alcuni monologhi tratti dallo spettacolo televisivo il Mattatore,
· CL 0426 - Antologia moderna - Ungaretti, Cardarelli, Palazzeschi, Montale, Quasimodo.
· CL 0401 - Dante Alighieri - Inferno canto quinto.
· CL 0437 - Dante Alighieri - Inferno canto XXVI.
· CL 0402 - Dante Alighieri - Paradiso canto XXXIII.
· CL 0457 - Elogio Olimpico - Poesie sportive.
· CL 0459 - Eschilo - Coefore - con Valentina Fortunato e Maria Fabbri.
· CL 0438 - Foscolo - Sepolcri.
· CL 0439 - Leopardi - Poesie
· CL 0440 - Leopardi - Poesie.
· CL 0458 - Manzoni - Adelchi, con Carlo D'Angelo.
· CL 0414 - Manzoni - Promessi sposi.
· CL 0416 - Manzoni - Il cinque maggio.
· CL 0441 - Mistici del '200.
· CL 0470 - Pascarella - Sonetti.
· CL 0417 - Pascoli - Poesie.
· CL 0420 - Saba - Poesie.
· CL 0415 - Shakespeare - Amleto.
· CL 0427 - Sonetti attraverso i secoli.
· CL 0443 - Gassman nel Mattatore prose varie.
· CL 0444 - Gassman nel Mattatore prose varie.
· CLV 0604 - Shakespeare - Otello.
· CLV 0607 - Irma la dolce.
· CLV 0609 - Gassman - Il Mattatore prose varie.
Note
1. ^ Per Gian Piero Brunetta i cinque attori sono i «[...] protagonisti assoluti e sempre più acclamati della scena [...]» e «i moschettieri, o "mostri" della commedia italiana [...]». (Gian Piero Brunetta, Storia del cinema italiano Vol. IV, Dal miracolo economico agli anni novanta, 1960-1993, Roma, Editori Riuniti, 1993, p. 139 e p. 141, ISBN 88-35-3788-4.) Secondo Callisto Cosulich fu con Alberto Sordi, Nino Manfredi e Ugo Tognazzi, uno dei "mattatori" della commedia all'italiana: «Gassman, Manfredi, Sordi, Tognazzi: eccoli in ordine alfabetico i quattro moschettieri». (Callisto Cosulich, Storia di un mattatore, Cinecittà News, 4/6/2004, http://news.cinecitta.com/dossier/articolo.asp?id=1108)
2. ^ Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Vittorio Gassman
3. ^ [1]
4. ^ Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte Sig. Vittorio Gassman

  • Digg
  • Del.icio.us
  • StumbleUpon
  • Reddit
  • RSS

0 commenti: